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I vincitori di Floating Voices 2020 sono…

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La giuria del Floating Voices Contest ha raggiunto il suo verdetto. Ecco chi sono i vincitori del concorso Floating Voices 2020 – 2nda edizione lanciato da Maydan!

Il tema di questa edizione era SOLIDARIETÀ SENZA FRONTIERE ed è stato scelto con l’obiettivo di:

  • mettere in evidenza il ruolo dell’Arte quale elemento di elevazione delle coscienze, in momenti in cui le condizioni ambientali non favoriscono gli scambi interpersonali e anzi, questi sono inibiti dalle norme sanitarie e dalla legge;
  • rafforzare le relazioni tra e condividere i sogni dei giovani cittadini di entrambe le sponde del Mediterraneo; e
  • suscitare il Pensiero che da sempre, nel Mediterraneo, ne conduce la cultura e quindi la vita.

Il Floating Voices Contest è un’espressione dei valori e delle idee dell’Associazione Maydan.

Il 2020 è stato un anno molto duro per tutti, in tutto il mondo. Sia dal punto di vista fisico, ma soprattutto dal punto di vista emotivo. Siamo stati tutti travolti da una marea di sofferenza e di dolore, oltre che di paura.

Il Floating Voices Contest non è un premio di arte creativa che guarda soltanto alla qualità. Il suo valore sta nella capacità di sollecitare riflessioni, pensieri ed azioni che guardano al Mediterraneo. La Giuria è stata tollerante sulla qualità delle opere inviate, perché ha considerato che i Candidati si sono comunque impegnati in un periodo tanto difficile delle nostre vite. Pertanto, tutti gli elaborati pervenuti sono stati ammessi alla valutazione della Giuria.

Abbiamo ricevuto quattordici (14) proposte da 6 Paesi della regione mediterranea (Egitto, Italia, Svezia, Giordania, Croazia e Spagna), scritte in tre lingue (arabo, italiano e inglese): 3 nella sezione “Racconto breve” e 6 per la sezione “Poesia”, 3 per la categoria “Fotografia” e 1 per il “Fumetto”.

È con grande piacere che annunciamo i vincitori:

Sezione poesia

Riva meridionale

  1. Mohamed Hassan Yehya (Egitto) – Primo classificato/Menzione d’onore con Bitter Year (testo originale in arabotrad. inglesetrad. francese)

Sinossi: Il testo della poesia richiama ai muri issati tra i popoli sia nel corso della pandemia 2020, sia quelli che ci sono da sempre. E invita a guardare al mar Mediterraneo quale elemento unificatore dei popoli delle sue sponde.

Riva settentrionale

    1. Noël de la Vega (Italia) – Primo classificato/Menzione d’onore con Mare, Migranti, Disperazione (testo originale in italianomusicatotraduz. inglese)

    Sinossi: È un brano musicale, con ritmo rap e la rima nel testo ne riprende il tempo scandito. Le parole esprimono la denuncia del pregiudizio del nord visto con gli occhi di chi guarda alla sofferenza oltre le identità.

I risultati del concorso con una biografia degli autori e la motivazione della selezione saranno presto online sulla homepage di Maydan. 

Per le altre categorie, le opere non sono state giudicate idonee.

I vincitori parteciperanno alla cerimonia di premiazione che si terrà a Reggio Calabria, ove nacque l’Associazione Maydan, città crocevia del Mediterraneo, che ha ospitato due edizioni del SabirFest, festival che celebra la cultura e la cittadinanza mediterranea.

Partner della cerimonia sarà Progetto Mediterranea, associazione di attivisti con la passione per il Mediterraneo, che ha ideato la “Bandiera del Mediterraneo”, la cui issata avverrà per la prima volta a Reggio Calabria durante la cerimonia di premiazione del Floating Voices Contest 2020.

La giuria era composta da:

Giurati

Fabio Geda, scrittore. Il suo libro Nel mare ci sono i coccodrilli, basato sulla storia vera di un rifugiato afghano, Enaiatollah Akbari, ha venduto oltre 500.000 copie in Italia, è stato tradotto in ventisette lingue ed è stato finalista al Premio Strega. Geda è consulente del Salone del Libro di Torino e del Premio Strega Ragazze e Ragazzi. 

BesnikMustafaj, scrittore e poeta. È uno dei più importanti autori contemporanei albanesi di prosa e poesia, ed è stato anche Ministro degli Affari Esteri dal 2005 al 2007. Ha scritto numerosi romanzi, libri di poesia e saggistica. Nel 1997, ha vinto il premio “Méditerranée” per il romanzo Daullja prejre letre (Tamburo di carta). È stato anche tra i primi 80 firmatari dell’appello di Maydan del 2019 “Abbracciare il Mediterraneo significa salvare l’Europa” in vista delle elezioni europee.

Elettra Stamboulis, curatrice d’arte, scrittrice e dirigente scolastica. Ha coniato il termine “Fumetto di realtà” ed è stata la direttrice artistica del Festival internazionale del fumetto di realtà Komikazen. Ha curato mostre di numerosi autori italiani e internazionali tra cui Satrapi e Sacco. Ha collaborato con molte testate italiane e internazionali. Come curatrice d’arte, recentemente ha presentato al pubblico l’artista curda Zehra Doğan con la mostra Avremo anche giorni migliori, al Museo di Santa Giulia a Brescia. 

Ilham Zenid, scrittrice e insegnante marocchina. Si è classificata seconda al concorso Floating Voices 2019. Ha ricevuto diversi premi nazionali, internazionali e arabi. Si è classificata per il secondo premio del concorso letterario A Sea of Words, organizzato da IEMed e dalla Fondazione Anna Lindh, per il suo racconto Dancing with the Past.

CO-PRESIDENTI

Mike Baynham, professore emerito all’Università di Leeds e borsista dell’Accademia delle Scienze Sociali. Il suo campo accademico è la sociolinguistica, in particolare il multilinguismo, la lingua e la migrazione, gli studi di alfabetizzazione, e l’apprendimento delle lingue in contesti migratori. È anche poeta e traduttore di poesie. Ha tradotto le poesie del poeta marocchino Abdallah Zrika.

Francesco Nacinovich, nato da una famiglia di lingua italiana, nella città di Rijeka/Fiume, allora appartenente alla Jugoslavia, oggi Croazia. È cresciuto come bilingue italo-croato, frequentando scuole italiane, nel tipico contesto multiculturale di una zona che è stata per secoli un crogiolo di culture latina, slava, mitteleuropea, ebraica e turca. A questa educazione deve il suo attuale amore e la sua curiosità per il Mediterraneo. Dopo aver conseguito un Master in Informatica a Udine e aver lavorato per qualche anno nel Nordest d’Italia, si è stabilito in Svizzera, con lunghe pause periodiche dedicate alla scoperta del Mediterraneo nell’ambito della spedizione Progetto Mediterranea.

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